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I CRITERI LEGALI PER POTER DEFINIRE “INFEDELE” LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

Quesito: Se un contribuente indica nel quadro VH, ai righi VH3, VH6 e VH9, anziché un debito, un credito pari a € 1.000 per ogni trimestre. Questo procede poi a liquidare correttamente l’intera IVA annuale al rigo VL32.
Tale comportamento, pur non generando evasione d’imposta (facendo così, di fatto, slittare in versamento della stessa a saldo) configura una dichiarazione infedele?
Nella situazione esposta, non si configura l’ipotesi di dichiarazione infedele, in base all’articolo 5, comma 4, del Digs 471/1997, si realizza la fattispecie della dichiarazione infedele quando dalla dichiarazione presentata risulta un’imposta inferiore a quella dovuta, oppure un’eccedenza detraibile o rimborsabile superiore a quella spettante.
Nel caso descritto, l’errata compilazione del quadro VH non ha avuto effetti sull’imposta indicata come dovuta e conseguentemente di una dichiarazione infedele, ma esclusivamente di una dichiarazione con dati inesatti.

 

Informazioni a cura dell'ASSOCIAZIONE AZIENDA & FAMIGLIA TUTELATA
Via Fusinato n. 1 - 36015 Schio (VI)
Tel. 0445/513630
www.aziendaefamigliatutelata.it

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VIA DON G. MARINI 6 - 36010 CARRÈ (VI)
Tel. 0445.374352
www.rlmitaly.it

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Last modified on Lunedì, 29 Aprile 2024 07:27

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