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Primo Piano

Primo Piano (127)

Le vessazioni alla moglie sarebbero continuate da oltre 40 anni comprese le minacce di morte e le umiliazioni costanti. La moglie 77 anni che negli anni avrebbe chiamato i carabinieri numerose volte, senza però poi avere il coraggio di sporgere denuncia, questa volta si è decisa ed ha denunciato il marito avanti ai carabinieri di Malo. Negli ultimi tempi la moglie assistita dall’Avv. Luca Cobalchini stanca dei continui soprusi avrebbe deciso di sporgere una dettagliata denuncia querela con la quale ha spiegato nel dettaglio i maltrattamenti e le minacce subite negli anni.
Su delega della PM Cristina Carunchio i carabinieri di Malo hanno svolto le indagini sentendo anche numerosi testimoni e ritenendo plausibili le minacce hanno deciso di trasferirla in una località protetta. Da qui la Procura ha deciso di chiudere le indagini e chiedere il rinvio a giudizio. Il pensionato, assistito dell’Avv. Napolitano, ha negato ogni addebito mentre l’Avv. Luca Cobalchini in difesa della signora si è costituito parte civile. Il GUP ha deciso così di rinviare a giudizio Oreste Dal Lago 79 anni di Malo.
La prossima udienza a Febbraio 2023.

Dopo un articolato dibattimento, il Tribunale Collegiale di Verona ha assolto l’imprenditore De Pasquale Vittorio dal reato di emissioni di fatture inesistenti per non aver commesso il fatto. Secondo l’accusa, De Pasquale amministratore della "Ferrogi srl" aveva architettato una complessa frode carosello allo scopo di evadere le tasse e l’Iva, contestandogli una evasione di 860.000,00 Euro. Sempre secondo l’accusa il De Pasquale avvalendosi della ditta "Più ferro srls" aveva contabilizzato 1.800.000,00 euro di fatture inesistenti tanto che l’amministratore di quest’ultima Castagna Alberto aveva preferito patteggiare la pena ad 1 anno e 6 mesi, mentre il De Pasquale aveva scelto di andare a dibattimento in aula.

Nel corso dell’articolato processo il De Pasquale difeso dall’avvocato di fiducia Luca Cobalchini ha dimostrato che la fatturazione era reale e che comunque non era sufficientemente provata l’eventuale frode da parte dell’accusa. L’avvocato Luca Cobalchini ha contestato punto su punto la ricostruzione effettuata dalla Guardia di Finanzia riuscendo a convincere il collegio del Tribunale. La controversia maggiore è stata nel fatto che a giudizio del legale non costituisce prova di colpevolezza il fatto che la ditta "Più ferro srl" non aveva una sede propria e non aveva dipendenti assunti regolarmente.

Il legale è infatti è riuscito a dimostrare che questi fatti diventati poi punti di forza dell’accusa non potevano costituire prova di colpevolezza in quanto la ditta "Più ferro" avrebbe potuto avere dei dipendenti non in regola secondo la legge e comunque tali fatti sarebbero stati estranei all’imprenditore De Pasquale. L’accusa aveva chiesto la pena di anni 3 e mesi 2 e la confisca di tutti i beni sequestrati Il Collegio, dopo una lunga camera di consiglio, accogliendo in pieno la tesi dell’avvocato Luca Cobalchini, oltre ad assolvere da ogni accusa il De Pasquale ha disposto il dissequestro dei conti correnti, degli immobili e delle auto, rimettendole nuovamente nella disponibilità dell’imprenditore.

Sotto inchiesta la Ditta Arma Srl che opera nel settore meccanico. Sono 12 i rinvii a giudizio e 3 le condanne.  Così si è conclusa l’udienza preliminare davanti al Giudice Mantovani e al PM Blattner. Il processo con rito abbreviato, ha visto condannare a 3 anni e 4 mesi di reclusione Alexander Parenthaler di Thiene, difeso dall’Avv. Antonio Prade. Parenthaler è risultato il riferimento di parecchi titolari di Aziende intenzionati ad evadere il fisco con fatturazione falsa. Due anni tre mesi e 10 giorni invece per Marco dall’Alba di Velo d’Astico, difeso dall’Avv. Stefano Peron, che comunque ha avuto un ruolo minore nella vicenda. La confisca dei beni l’hanno subita entrambi (automobili, quote societarie, conti correnti etc). Il totale della frode a loro contestata è di circa 1,4 milioni di euro. Infine, 6 mesi di reclusione per Paolo Ceron di Cittadella, difeso dall’Avv. Fausto Taras.

Da Dicembre, davanti al Giudice Lunardon, dovranno difendersi Giorgio Scalco di Vicenza difeso dall’Avv. Marta Monticello, Gaetano Fontana di Thiene difeso dall’Avv. Mario Grassani, Carlo Dal Santo di Thiene difeso dall’Avv. Luca Cobalchini, Nicola Benetti di Arzignano difeso dagli Avv. Andrea e Ilaria Benedetti, Luisito Alessandro Walter Grendene difeso dall’Avv. Lucia Maron, Ermenegildo e Larry Bonato di Carrè difesi dagli Avv. Alessandro Dall’Igna e Roberto Sette), Pietro Torresan di Zanè, Italo e Dino Nicoli di Sandrigo, Barbara Bottecchia di Schio difesa dall’Avv. Nicola Guerra, Federico Arban di Trieste difeso dall’Avv. Daniele Fantini. Inizialmente erano 34 i titolari di piccole imprese che fruirono per qualche anno di questo sconto fiscale non dovuto.

 

Accusati di evasione fiscale, contestano decisamente i fatti così come ricostruiti dalla Procura. Molti hanno chiesto di patteggiare la pena, saldando il debito grazie ad un accordo con Agenzia delle Entrate. L’indagine della Guardia di Finanza è partita dalla Ditta Alma Srl con sede a Piovene Rocchette e amministrata da Alexander Parenthaler e Marco Dall’Alba che, per qualche anno, l’avrebbero utilizzata per fatturazioni false. Individuata incrociando diverse banche dati, poiché sospettata dal servizio informatico “Molecola”. Dopo il controllo di tutti i documenti, la Procura aveva chiesto e ottenuto la firma del Giudice per il sequestro dell’equivalente rispetto all’ammontare della frode) a carico di diverse aziende, che avrebbero azzerato l’imponibile grazie alle false fatture. I finanzieri avevano ipotizzato che, per depistare le indagini, le somme bonificate dalle ditte alla Società Alma Srl, venissero pagate su conti della Slovacchia (Multiservice & rent sro”), dove poi si prelevavano somme in contanti e restituite. I “riciclatori” avrebbero accompagnato in auto i titolari delle Aziende, che tornavano a casa con soldi puliti, anzi ripuliti. Fra le accuse infatti anche l’auto riciclaggio.

Oggi rispondiamo alla sig Francesco che abita in un condominio a Marostica il quale ci chiede: "Buongiorno Avvocato, Dovevo eseguire dei lavori di rifacimento del bagno di casa, purtroppo si sono rilevati maggiori danni del previsto e non posso supportare queste spese impreviste. Chiedo come posso uscire dal contratto stipulato con l'impresa idraulica". Questo video è stato effettuato in data 14.12.2020, di conseguenza le leggi sono riconducibili a quelle in vigore prima di tale data.

Oggi rispondiamo al sig. Fausto da Sovizzo il quale ci chiede: "Buongiorno Avvocato, posso fare dei lavori nell'immobile a me locato, in quanto il box doccia perde acqua e vi sono anche delle fuoriuscite di acque nere dai pozzetti esterni".

Oggi rispondiamo al signor Nicola da Caldogno (VI) il quale ci chiede: "Sono un lavoratore autonomo e durante il lockdown non ho pagato le rate mensili del piano do rateizzazione concordato con l'Agenzia delle Entrate e le rate in scadenza della "Rottamazione-per". Ho sentito che il 15 ottobre scade la tregua fiscale. Che cosa succederà se non riesco a pagare entro novembre le rate arretrate? Grazie".

Oggi rispondiamo alla sig.ra Franca da Altavilla la quale ci chiede: "Devo contribuire alle spese di installazione di un impianto di videosorveglianza nel mio condominio?".

L'Avv. Bressanello risponde alla signora Anna da Abano Terme la quale chiede:
"Buongiorno Avvocato, sono Anna da Abano Terme, io e mio marito abbiamo in corso una procedura esecutiva della nostra sola ed unica abitazione per debiti accumulati con la banca e con privati a seguito dell'attività imprenditoriale precedente di mio marito. Ho sentito che con il Fondo salva casa posso salvare la mia casa rinegoziando il debito. È vero? Come funziona? Grazie della risposta".

L'Avvocato Bressanello risponde al sig. Andrea di Vigodarzere, il quale ci chiede:
"Di recente sono andato in un Istituto di Credito per avere un finanziamento di € 8.000,00 per dei lavori di ristrutturazione sulla mia casa. La banca mi ha negato il finanziamento in quanto mi ha detto che ho una sofferenza segnalata in Banca d'Italia di € 3.200,00 e che visto il tempo trascorso il debito era stato ceduto ad una finanziaria. Ricordo che 10 anni fa avevo avuto un problema con una Banca che mi aveva revocato la Carta di credito che in effetti non ho mai pagato. Come posso fare per togliere la segnalazione? Devo pagare l'intero importo? Grazie".

Un’altra tragedia sul posto di lavoro  si consuma in una carpenteria metallica  di Zanè. Stavolta il tragico destino strappa alla vita Matteo Dal Pozzo, un giovane apprendista di soli 22 anni, residente con la famiglia nel comune di Rotzo sull’Altopiano di Asiago.

Il ragazzo, figlio e nipote  dei due titolari dell’azienda O.me.ro. Srl di via Vegri a Zanè, stava lavorando con una saldatrice su un pesante cancello in ferro. Secondo le prime ricostruzioni, sembra che  la pedana su cui poggiava il manufatto abbia ceduto facendo cadere la struttura  che è franata addosso allo sfortunato giovano schiacciandolo a terra.  I colleghi, prontamente intervenuti, lo hanno liberato del peso ed un’ambulanza del Suem  lo ha trasportato all’ospedale di Santorso dove è morto per le gravi lesioni interne provocate dallo schiacciamento.

Sul posto sono accorsi anche i carabinieri della compagnia di Thiene ed i tecnici dello Spisal, che dovranno valutare il rispetto delle norme di sicurezza  e appurare le dinamiche e le eventuali responsabilità dell’infortunio sul lavoro.

Sull’incidente come da prassi è stata aperta un’inchiesta.